Fashion in Cina: mini guida per comprendere il mercato della moda Oltre Muraglia

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Moda in Cina – Fashion – Hylink Italy

 

Dopo anni di primato come “capitale della contraffazione”, oggi la Cina si afferma a tutti gli effetti come una “nuova capitale della moda”. Si sta evolvendo rapidamente, attirando sempre più l’attenzione di marchi occidentali e soprattutto italiani. 

 

Il Fashion in Cina: uno scenario in continua evoluzione

Secondo McKinsey, nel 2019 la Cina ha superato gli Stati Uniti come il più grande mercato della moda al mondo e sta continuando ad espandersi a ritmo esponenziale. I mercati dell’abbigliamento sia di fascia alta che di fascia bassa sono in rapida crescita, grazie alla crescente urbanizzazione e all’aumento del potere di spesa della popolazione. In termini di segmentazione del mercato, invece, è più probabile che l’industria Fashion in Cina raggiunga un buon sviluppo nella moda di massa e nei beni di lusso.

Fashion in Cina - Zara - Hylink Italy.

Fonte: Zara Weibo official account

 

Lo scoppio di Covid-19 ha avuto un grave impatto sull’industria della moda nel Dragone, sulle linee di fornitura e sulla domanda dei consumatori. Nonostante ciò, il mercato della moda in Cina si sta riprendendo molto rapidamente soprattutto grazie all‘e-commerce, che ha permesso ai consumatori di continuare a soddisfare il proprio appetito per la moda anche in tempi incerti.

Oltre alla rapida risposta della Cina alla crisi globale, il settore Fashion in Cina sta beneficiando anche di altri aspetti fondamentali, come la crescita della classe media e dell’interesse per la moda da parte dei nuovi giovani ricchi cinesi. 

 

I numeri del Fashion in Cina

Secondo dati Statista del 2021, si prevede che i ricavi nel settore Fashion in Cina raggiungeranno i 382.775 milioni di dollari entro la fine di quest’anno, con un tasso di crescita annuo dell’8,33% fino il 2025, quando il volume di mercato toccherà i 527.098 milioni di dollari. In particolare, nei primi sei mesi del 2021, la Cina ha aumentato del 46% le importazioni di articoli del comparto tessile-moda dal mondo.

Ad oggi all’interno del settore Fashion in Cina il segmento più importante è l’abbigliamento, che si pensa arriverà a 249.786 milioni di dollari entro la fine dell’anno. Inoltre, il digital si sta rivelando il mezzo su cui diventerà imperativo investire. Si prevede, infatti, che il 55% dei ricavi totali del mercato sarà generato dalle vendite online entro il 2023.

Fashion in Cina - Louis Vuitton - Hylink Italy.

Fonte: Louis Vuitton Weibo official account

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La moda italiana in Cina

Il 2021 è un anno da ricordare per la moda italiana in Cina. Per la prima volta, infatti, l’italia si aggiudica il primo posto nella classifica dei paesi esportatori di prodotti Fashion in Cina. Secondo dati ICE Pechino relativi al primo semestre di quest’anno, ha scalato la graduatoria passando dal quarto al primo posto nel giro di un solo anno. Ad oggi il comparto tessile-moda del Bel Paese ricopre il 12% delle quote di mercato, con un valore commerciale di 6 miliardi di dollari.  

Tra gli articoli più importati troviamo pelletteria, gioielli, calzature e abiti, con un netto sorpasso sui prodotti francesi. Quest’anno, infatti, l’import dall’Italia è quasi raddoppiato (+96%) rispetto allo stesso periodo del 2020.

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Tra local e international: il panorama eterogeneo della moda in Cina

Se guardiamo al panorama Fashion in Cina, lo scenario è piuttosto eterogeneo. A raccogliere l’apprezzamento dei consumatori, infatti, sono sia i marchi locali che quelli internazionali. Da sempre i primi si sono rivolti principalmente al mercato di massa e ai consumatori a basso reddito. Recentemente, però, si stanno aprendo anche a nuove fasce di consumatori. Una delle direttive del nuovo piano quinquennale, infatti, è la rivalutazione del concetto di “made in China”, che andrà sempre più nella direzione di produzioni di qualità e sostenibili. Ciò porterà i marchi locali a posizionarsi come veri e propri competitor di quelli stranieri, da sempre preferiti dalla popolazione cinese più ad alto reddito. Tra questi ultimi non mancano brand italiani, francesi e giapponesi, considerati garanzia di qualità, originalità e tradizione.

 

Gli ultimi trend del settore Fashion in Cina

La Cina è stata a lungo tempo nel retroscena dell’industria della moda globale. Ma oggi nuove tendenze, movimenti e designer stanno portando alla luce questo mercato in forte espansione. 

  • Moda genderless

La moda genderless è uno dei trend che ha avuto il maggior successo in Cina nell’ultimo anno, popolando strade e passerelle. Basti pensare che a luglio 2020 la principale keyword legata alla moda ricercata su Taobao è stata “mengmei style”, che si riferisce proprio a uno stile cross-gender o unisex.

Questa nuova moda è nata dalla superstar cinese Wan Qian – concorrente di uno dei reality show più seguiti in Cina “Sisters Who Make Waves”. La ragazza è diventata il volto dello stile mengmei, grazie al suo stile inconfondibile, caratterizzato di abiti oversize di taglio maschile.

Fashion in Cina - Wan Qian - Hylink Italy.

Wan Qian per Chic Trend

Taobao ha rilasciato alcuni dati davvero significativi: da giugno a luglio 2020, il 41% delle acquirenti ha cercato almeno una volta la keyword “mengmei style”.Inoltre, gli abiti e i pantaloncini in stile Wan Qian hanno registrato un aumento delle vendite di quasi il 7%. 

Ma la moda genderless in Cina non è apprezzata solo dalle donne. Infatti, se le ricerche delle donne per i blazer oversize sono aumentate del 317% nel 2020, anche quelle degli uomini per il pizzo e le trasparenze, con un aumento del 110% circa. Questa tendenza la dice lunga sullo sviluppo della società tra i giovani consumatori cinesi, sempre più emancipati, indipendenti e in cerca di originalità.

Fashion in Cina - genderless - Hylink Italy

Johnson Lui per Grazia China, Model: Yuka Mannami

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  • Fashion goes green

Un altro movimento progressista nel settore Fashion in Cina è quello della sostenibilità. Sta infatti crescendo la consapevolezza ambientale dei consumatori cinesi, e insieme a questa la voglia di creare capi e accessori più sostenibili, ecologici ed etici.

Ad oggi la tendenza “Go Green” nel Dragone è guidata principalmente dai designer nazionali. Ad esempio, il marchio cinese ICICLE utilizza materiali 100% organici o riciclati per realizzare le sue collezioni. NEEMIC, un altro marchio di alta moda con sede a Pechino, basa la sua produzione esclusivamente su materiali organici e in un ambiente “etico”.

Fashion in Cina - Hylink Italy

Fonte: Icicle Weibo official account

Ma non sono solo i brand cinesi a guardare alla sostenibilità in Cina. Snoozer Loser, per esempio, è un marchio di abbigliamento americano con una boutique a Shanghai. I suoi abiti sono interamente realizzati e tinti a mano utilizzando cotoni organici e materiali vintage riciclati da altre collezioni.

 

  • Guochao

Il nazionalismo è sempre stato un aspetto importante dell’identità culturale in Cina, ma negli ultimi anni ha avuto un forte impatto anche sui trend di consumo

Una delle nuove tendenze tra le giovani generazioni cinesi è proprio il nuovo interesse per i prodotti locali. Se in passato erano i marchi stranieri a dominare il mercato Fashion in Cina, forti sul fronte della qualità, ora non è più così. Anche i marchi nazionali stanno iniziando a decollare, grazie al rinnovato interesse della generazione più giovane per la cultura, le tradizioni e i marchi nazionali cinesi. Parliamo del cosiddetto Guochao, 国潮 – che significa letteralmente “onda nazionale” – e che si riferisce a un nuovo mix di design contemporaneo e spunti nostalgici alla cultura e tradizione.

Fashion in Cina - Guochao - Hylink Italy.

Collezione autunno/inverno 2021 – Dior

Il guochao è un trend ampiamente discusso in Cina, ma ancora poco adottato dai marchi occidentali. Uno tra i pochi che hanno già saputo sfruttare questa nuova tendenza è Dior, che ha combinando la cultura tradizionale cinese con lo stile moderno nella sua collezione da uomo autunno/inverno 2021, riprendendo elementi come lo zodiaco, la giada e i ventagli tradizionali.

 

Come conquistare il consumatore Fashion in Cina tramite il digital

Prima del Covid-19, già numerosi brand guardavano con interesse alla Cina. Poi, a causa dell’efficacia reazione del Paese alla crisi globale, la loro attenzione è cresciuta ancor di più.

Sempre più aziende stanno iniziando a investire nel Dragone, ma non sempre nel modo corretto. Il primo passo per ogni azienda interessata a espandersi nel mercato cinese deve essere necessariamente lo sviluppo della brand awareness attraverso i canali digitali. È, infatti, improbabile che i consumatori decidano di acquistare prodotti di brand che non conoscono o di cui non hanno mai sentito parlare. Ecco perché i social media si rivelano lo strumento ideale su cui investire. WeChat, Weibo, Little Red Book e Douyin sono un palcoscenico che permette ai brand del Fashion di raggiungere i consumatori. I social network rispondono anche a una duplice funzione: comunicazione e vendita. Sempre più spesso, infatti, i brand vendono i propri prodotti attraverso i social. In questo caso, coinvolgere KOL o celebrità locali può essere di grande aiuto, soprattutto in fase di lancio. La generazione Z e i Millennial risponde meglio allo shopping online quando sono coinvolti questi soggetti, che godono di grande credibilità in Cina. 

Quando si parla di business in Cina, ciò che è davvero importante è cercare modi innovativi per farsi riconoscere ed essere competitivi, attraverso campagne di marketing capaci di lasciare il segno.

 

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Immagine in apertura tratta da Fashioneditorials.com